Egr. Presidente,
abbiamo letto della sua ferma presa di posizione contro la volontà dei Sindaci di rivedere il project-financing della Treviso- Mare. Considerato che fummo tra i primi a sostenere la necessità di non realizzare quel progetto, desideriamo illustrarle la nostra posizione aprendo, se lo desiderate, un confronto sul concetto di mobilità.
Innanzitutto i Sindaci sono espressione di una scelta di migliaia di cittadini, che avevano già manifestato preoccupazione e contrarietà verso un’opera che, per la prima volta, regalava ai privati un sedime per la maggior parte già pagato dai contribuenti veneti.
Il nostro Circolo fu tra i primi a sollevare la questione degli effetti che il progetto avrebbe avuto sul territorio, con azioni di volantinaggio e iniziative pubbliche d’informazione. Senza entrare nei particolari ambientali e sociali della questione, desideriamo cogliere alcuni dei punti da lei sollevati ed invitarvi ad una riflessione di lungo respiro.
Turismo: è importante, se non fondamentale, per l’economia della nostra Regione; ma quando lei parla di Jesolo si dimentica che, alle sue spalle, vi è un territorio che non deve essere sacrificato sull’altare dei milioni di turisti diretti al mare. Vi sono bellezze (storiche e paesaggistiche) che, se adeguatamente valorizzate, possono ridistribuire sul territorio benefici e occupazione senza cancellare i segni del paesaggio con ponti viadotti e caselli.
La mobilità dell’auto padrona, che lei reclama, fa parte del modello anni ’60 e i molti turisti che provengono dal nord europa si muoverebbero volentieri senz’auto se chi cura l’offerta predisponesse un piano trasporti adeguato.
Integrare treno e aereo con i bus, riservando a quest’ultimi una viabilità preferenziale, toglierebbe migliaia di auto dalle strade. Come mostrano i dati statistici, i turisti del nord europa privilegiano il treno o altro all’auto, quali sono le politiche che la vostra associazione ha messo in campo in questi anni? Lo stesso vale per il traffico pendolare: non basta una strada a risolverlo, servono scelte di trasporto per gli anni a venire, perché fermarsi all’oggi? Un’infrastruttura stradale è per sempre.
Perché non riconsiderare il sistema del “Tram del Mare”? Un trasporto collettivo leggero e diffuso che, in antitesi a TAV e Autostrade, porta i turisti su tutto il litorale con impatti molto più bassi?
La TV-Mare è sotto la lente di osservazione del commissario Cantone, non vi siete chiesti perché? Ritenete sia etico sostenere un progetto proposto da soggetti, e da un sistema, finiti in carcere per corruzione? Eppure lo sapete bene che le due società proponenti Adria Infrastrutture e Consorzio Vie del Mare hanno operato ed erano partecipate da soggetti, cito i più noti Baita – Minutillo – – Mazzacurati, che tutto hanno dimostrato tranne che il loro obiettivo fosse il bene pubblico? Che nella Società Strada del Mare s.p.a. vi erano soci fortemente compromessi nello scandalo Mose?
Si rivendica l’utilizzo della Finanza di Progetto come soluzione ai nostri guai, ma non vediamo che cosa ha prodotto? Dagli ospedali ai tratti autostradali, gli oneri per il pubblico sono elevatissimi, i guadagni per il privato fuori da ogni controllo.
Ecco Presidente, dire che il Veneto ha bisogno di una scossa, di una rinascita, utilizzando gli strumenti che ci stanno avvicinando alle regioni controllate dalle varie mafie, ci sembra quanto meno inopportuno.
Crediamo che il turismo, di cui tutti abbiamo bisogno, non sia quello che depreda il territorio e cancella il paesaggio. Guardare avanti significa abbandonare i vecchi modelli turistici. Rincorrere il modello riviera, già in forte crisi, non rappresenta il futuro di quest’area. Puntare ad un turismo diffuso che riduca i picchi e allunghi la stagionalità con l’offerta di tutto il territorio, riducendo gli impatti e producendo più benessere diffuso anche nel territorio. Questa è innovazione, questo è guardare al futuro.
Jesolo e il litorale sono una ricchezza di, e per, tutti e come tale può giovare a tutti, le scelte sulla mobilità non devono essere lette solo nell’interesse del punto di destinazione ultimo, ma si devono valutare con l’impatto complessivo che hanno nell’ambiente circostante.
Se guardiamo attentamente la storia di questo progetto non possiamo negare che la TvMare sia un regalo ai privati. Fatta una strada ne servirà un’altra perché le auto la riempiranno rapidamente.
Lasciare a casa l’auto e scegliere come portare i turisti sul litorale è una scelta innovativa che migliora la qualità del servizio che riceverà chi deciderà di venire a passare le proprie vacanze sul litorale Veneto e nel Veneto Orientale. Queste sono le scelte veramente innovative che ci sentiamo di sostenere.
Cordialmente,
Billotto Maurizio
Presidente del Circolo Legambiente “Pascutto-Geretto” del Venetorientale.
Commenti recenti