San Donà, 2 novembre 2016 – “Un sistema truffaldino è quello che si nasconde dietro il fallimentare progetto dell’Agrivillage, pensato ad hoc per cercare di attrarre capitali per poi abbandonare al loro destino gli investitori, sempre che se ne trovino, dal momento che il mega centro commerciale è solo un gigantesco buco nell’acqua!”
Ne è convinta la portavoce veneta del MoVimento Cinque Stelle Arianna Spessotto, contraria fin dall’inizio all’idea di un progetto che avrà pesanti ricadute negative sia in termini economici che ambientali sul territorio.
“E’ chiaro che il vero obiettivo non è la costruzione dell’Agrivillage, destinato al fallimento e i cui costi sono insostenibili per i produttori locali e per gli imprenditori, a cui, tra l’altro, è già stato proposto di divenire soci per tentare di arrivare ad ogni costo a un accordo.
Mi chiedo se l’ex sindaco Forcolin, massimo sponsor dell’operazione Agrivillage, avesse avuto lo scrupolo di controllare quantomeno la provenienza degli investitori prima di dare avvio a questo disastro!
Apparentemente il sistema di scatole cinesi dietro cui si mascherano le società di investimento sembrerebbe una cosa lecita, ma il sospetto è che si voglia solo lucrare con la speculazione edilizia, ai danni delle realtà agroalimentari e delle comunità locali, che non ne trarranno alcun beneficio.”
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