Riportiamo le osservazioni che abbiamo inviato al Sindaco di Ceggia, all’Assessore ai Trasporti della Regione Veneto, al Coordinatore FIAB Veneto e al Presidente VeGAL
Spett.li Amministratori,
abbiamo potuto prendere visione della proposta progettuale della Tri.Li.Ve., tratto interessante il Comune di Ceggia, alla quale sta lavorando lo studio Proteco su incarico di Veneto Strade.
Considerato che i nuovi tratti dovranno rispettare gli standard delle ciclovie nazionali, almeno 3 mt. di larghezza, abbiamo notato quelle che, a nostro avviso sono due elementi di forte criticità, passarella sul Piavon e sottovia su Via Vittoria.
Premesso che TUTTO il tratto ciclabile esistente, ed utilizzato come itinerario, raramente supera i 2 mt di larghezza gli unici punti che dovrebbero rispettare le larghezze standard dell’itinerario sono il ponte ed il sottovia.
1) Ponte sul Piavon: il costo previsto inizialmente di € 300.000 è balzato a 500.000 e non siamo al progetto definitivo. Riteniamo immotivata la spesa considerato che, proseguendo sulla pista ciclabile esistente, c’è già un attraversamento che garantisce il proseguo naturale dell’itinerario.
2) Sottovia di Via Vittoria: quest’opera va ad inserirsi nel costruendo sottopasso ferroviario e si inserisce in un contesto viabilistico alquanto complesso seppur non ancora definito. Costruire una ciclabile di mt 3,50 (dichiarazioni del Sindaco) porterà ad allargare, ulteriormente, la già impattante opera ed aumentarne i costi progettuali. Riteniamo che realizzare una ciclabile, ad uso locale, con gli standard dei 2,50 comporterebbe un importante risparmio garantendo il collegamento locale, contenendo l’impatto dell’opera.
3) Interferenze tra Passerella e Sottovia: la ciclabile, se realizzata come da ipotesi attuale, percorsi i pochi metri di via C. Battisti andrebbe ad inserirsi in uno snodo viabilistico che sarà reso alquanto difficile per i ciclisti. Non è ancora chiaro come e dove potranno attraversare Via Vittoria, come sarà affrontato il nodo dell’incrocio di via Marconi-Battisti, l’uscita supermercato-Via Vittoria. I ciclisti sarebbero portati a percorrere un’area, già ora, complicata per chi va in bici.
Inoltre l’itinerario così tracciato scorre fuori dal centro abitato lasciando marginali i luoghi d’interesse locali: Oratorio Bragadin, Chiesa di San Vitale, l’edificio di Archeologia Industriale dello zuccherificio, la vasca di lagunaggio.
Considerate le criticità da noi rilevate abbiamo ritenuto proporre una soluzione alternativa con costi minori che utilizza al massimo le opere già esistenti e porta il turismo all’interno del paese.
Approfondiamo, con questi commenti, quanto proposto nelle slide allegate:
1) utilizzo ciclabile di via noghera fino al ponte. Superato lo stesso il cilcoturista, svoltando a dx, raggiunge l’Oratorio Bragadin oppure, a sx, percorre via Foscolo, tutto in sede ciclabile o a bassissimo traffico. Via Foscolo conduce davanti alla Chiesa di San Vitale o, arrivando al semaforo, attraversata la SS 14 si arriva al sito dello zuccherificio e della vasca di lagunaggio.
Lo stesso itinerario, seguendo quanto tracciato, porta in centro dove ci sono le attvità commerciali e di ristorazione.
2) lasciato il centro l’itinerario, seguendo la ciclabile esistente, si innesta su via Ramedello, con uno scorcio di campagna interessante, e seguendo un breve tratto di strada di campagna, si innesta sull’itinerario previsto all’altezza del canale Grassaga.
3) Benefici: nessuna nuova opera a carico del comune, sottopasso con una luce inferiore (meno costi da utilizzare in altre migliorie), tratti sterrati, da espropriare, ridotti da km. 2.100 ca. a 0.700 ca., flusso turistico indirizzato verso il centro, con il patrimonio storico, ambientale, direttamente fruibile.
Auspicando che le proposte possano essere prese in considerazione, nell’interesse della comunità, restiamo in attesa di un cortese riscontro con eventuali controdeduzioni.
Distinti saluti,
Il Presidente
Billotto Maurizio
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