Riportiamo di seguito le osservazioni in merito al Progetto Potenziamento e Velocizzazione linea Venezia Trieste riguardo ai sottopassaggi di Ceggia.
Premesso che ogni progetto deve tendere a migliorare la qualità della vita, favorire la crescita economica dei territori in cui si sviluppa, considerato che è necessario migliorare e potenziare il trasporto ferroviario in Italia, valutato la proposta progettuale di cui all’oggetto, a cura RFI e ITALFERR, pubblicata nel sito del comune di Ceggia il 4 luglio 2024 la scrivente Associazione osserva:
– Osservazione n° 1: mancanza studio flussi di traffico
I documenti progettuali presentano un cronoprogramma con chiusura contemporanea dei P.L di Via Vittoria e Via Donegal con spostamento del traffico su via Marconi – Salezzo e bretella di ricucitura. L’ultimo studio dei flussi di traffico interessanti via Vittoria risale al 2006 a cura della Provincia di Venezia da questo si ricava che i veicoli leggeri erano poco meno di 7000 giorno e circa 500 mezzi pesanti. Il traffico pesante era, per oltre il 65% di attraversamento con prevalente O/D opitergino mottense, il rimanente con O/D interno. Si ritiene necessario acquisire le informazioni aggiornate su volumi e destinazione del traffico, inclusi i volumi estivi con destinazione litorale, per individuare soluzioni alternative sostenibili.
– Osservazione n°2: mancanza viabilità alternativa
Il progetto non propone soluzioni per mantenere, almeno allo stato attuale, i tempi e costi di spostamento per persone e merci in attraversamento o O/D verso l’esterno e verso l’interno. Allo stato attuale l’aggravio dei costi sociali, economici e ambientali non sono compensati da alcuna iniziativa o proposta di progetto. Si ritiene sia necessario che il proponente presenti uno studio adeguato degli impatti sulla mobilità, sul tessuto economico e sociale e, seppur non soggetto a VIA, sull’ambiente urbano di Ceggia. Lo scrivente Circolo ha già espresso nel 2007 il proprio parere positivo ad un progetto che, tutelando l’area SIC-ZPS del Bosco Olmè, riduca i tempi di percorrenza e migliori la qualità della mobilità urbana del paese e del comprensorio tutto. La previsione di durata dei lavori, due anni, appare molto ottimistica e, allo stato attuale, per tutta la durate dei cantieri si andrebbe a creare una cesura/interruzione tra i territori del Cadore e del trevigiano e le economie produttive e turistiche del Veneto Orientale e del litorale. Questo sarebbe causa di importanti aumenti dei costi dal punto di vista economico e di peggioramento ambientale sia locale che di area vasta.
– Osservazione n°3: Sottopasso di Via Vittoria
Il progetto depositato impatta pesantemente sulla mobilità del centro e di alcuni quartieri collegati. La progettazione, per rispondere ad una previsione di viabilità camionabile, realizza un’opera che chiude le strade di Via Giovanni XXIII, Via Bellini e Via Zara.
– La chiusura di Via Giovanni XXIII e via Bellini obbliga tutti i residenti dell’area compresa tra le vie citate, più via
Puccini e Via Verdi, a confluire su Viale Duca d’ Aosta per poi transitare su via Roma, già sovraccarica di traffico
e via Marconi per le destinazioni verso il trevigiano. Si evidenzia l’inadeguatezza di Viale Duca d’Aosta a sopportare l’aumento di traffico che graverebbe sulla strada più utilizzata dagli studenti che si recano alla scuola Secondaria di Primo Grado, alla stazione del treno e alle strutture parrocchiali.
– Il quartiere risulta densamente popolato con prevalenza di persone anziane. Ci sono due palazzine a tre piani e diversi condomini. In caso di incidenti gravi una parte del quartiere, in particolare l’area verso la SP 58, avrebbe ridotte vie di fuga.
– Si riducono da 4 (quattro) a 2 (due) le porte di accesso al quartiere e da 3 (tre) a 1 (una) le uscite). Manca uno
studio e una proposta per individuare aree sicure a seguito delle chiusure che saranno poste in essere.
– La chiusura di via Zara, e della viabilità fronte Visotto, prevede la trasformazione di via Martiri delle Foibe in strada a doppio senso di circolazione con apertura di un nuovo tratto di strada per immettersi su via Marconi. La nuova viabilità si sviluppa su una strada con larghezza di poco inferiore ai 6 mt, su cui si affacciano direttamente alcune abitazioni. Viene a mancare una mobilità sicura per ciclisti e pedoni, la confluenza su via
Marconi andrà a caricare ulteriormente l’incrocio, in curva, tra Via Vittoria e Via Marconi. La viabilità dell’area con una sola intersezione a T, su via Zara, presenta un ridotto raggio di curvatura tale da rendere impossibile
la manovra di mezzi di cantiere, di pubblica utilità e di pubblica sicurezza (autoscale VVFF).
In entrambi i quartieri vengono fortemente ridotte le possibilità di mobilità dei residenti riducendo gravemente la sicurezza, non ci sono valutazioni in merito ai rischi in caso di incidenti o eventi naturali estremi, non ci sono previsioni per garantire la mobilità di mezzi, privati e di pubblico servizio, di persone in caso di cantieri pubblici o privati che necessitino di mezzi d’opera o interventi importanti. (vedasi mappe)
– Osservazione n°4: sottopasso di Via Salezzo
L’attuale cronoprogramma individua il P.L. di Salezzo, con la bretella di ricucitura, come viabilità alternativa a via Vittoria. La strada in alcuni punti non raggiunge i 6 mt di larghezza e sul P.L. le macchine devono alternarsi. Anche un eventuale adeguamento del sedime stradale scaricherebbe volumi di traffico in un’area residenziale con strade prive di banchine e spazi sicuri per pedoni e ciclisti. Durante i lavori la viabilità deve prevedere i soli veicoli leggeri e mezzi per servizi di pubblica utilità. La bretella di ricucitura deve avere una funzione per il solo periodo di cantiere e successivamente vanno ripristinati i luoghi. È una delle poche aree agricole di pregio rimaste in paese.
– Osservazione n° 5: sottopasso di via Donegal
Durante i lavori sugli altri P.L. quella strada sarà interessata da un consistente aumento del traffico. Il progetto prevede un sottopasso a due corsie con ciclabile ma, prima e dopo, la strada è particolarmente stretta questo metterà a grave rischio pedoni e ciclisti che, attualmente, in gran numero la utilizzano per svago. È necessario prevedere una ciclopedonale, in affiancamento, da via Noghera almeno fino al canale dell’idrovora Donegal, nei pressi del confine comunale.
– Osservazione n° 6: riduzione emissioni
Il documento di Fattibilità Tecnico Economica per il Potenziamento linea Venezia Trieste a pagina 4 cita gli obiettivi del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica ed al terzo alinea: mitigazione impatti ambientali in termini di
riduzione delle emissioni di co2. A pagina 13 simulazione degli scenari al punto “soppressione P.L.” la nota a piè di pagina cita:
2 In questa fase di analisi e coerentemente con gli obiettivi del progetto e con il livello di dettaglio del modello macro sovraregionale, è stato tenuto in considerazione l’impatto della soppressione dei PL sulla velocizzazione complessiva dei servizi della linea ferroviaria, mentre sono stati trascurati gli impatti puntuali e locali di tali soppressioni sulla viabilità stradale.
Le criticità elencate precedentemente evidenziano che l’obiettivo di progetto non può essere analizzato e raggiunto, senza aver prima valutato correttamente lo scenario del traffico urbano ed extraurbano che si verrebbe a creare in presenza di questo o di altri progetti.
– Osservazione n° 7: partecipazione
Il primo progetto è stato presentato in videoconferenza, causa limitazione per la pandemia, nel gennaio 2021. Sono seguiti alcuni incontri tra cittadini, rappresentanti di gruppi di cittadini e associazioni che hanno manifestato le loro perplessità e preoccupazioni già per quel primo progetto. Il Sindaco aveva garantito di mantenere le informazioni ma, fino al 4 luglio 2024, non ci sono stati inviti a partecipare né da parte di RFI né da parte del Comune.
Riscontriamo che nel settembre 2022 il progetto è stato sottoposto a screening di VIA, che le tavole progettuali risultano approvate da RFI a giugno 2023 che, in un incontro in Prefettura di ottobre 2023, RFI comunica ai presenti al tavolo, richiesto dal Comune di Ceggia, che il progetto definitivo è pronto (da verbale). Lo stesso progetto viene inviato, con PEC, al comune di Ceggia il 4 luglio 2024, cioè oltre un anno dopo dall’ approvazione interna, e in piena estate. Il primo incontro dove i tecnici di RFI presentano il progetto avviene il 25 luglio 2024 e l’avvio degli espropri
viene pubblicato sulla stampa il 19 luglio. Riteniamo non siano state espletate le procedure pubbliche per l’informazione e la partecipazione dei cittadini a progetti così rilevanti. La procedura Commissariale non esclude
l’informazione e la partecipazione a carico degli Enti e Società coinvolte.
– Osservazione n° 8: rispetto del Codice Etico e Carta dei Servizi RFI
Il Codice Etico di RFI, “carta dei diritti e dei doveri fondamentali”, al punto 3, Principi Etici del Gruppo, comma 3.3 Titola: Qualità al minimo costo per i cittadini. Si evidenzia che il progetto pubblicato rappresenta una somma di inesattezze, cartografiche e non solo, che gravano direttamente sui cittadini obbligandoli a ricorrere e correggere quanto presentato nel “Progetto Definitivo”. Si sottolinea che i maggiori costi di revisione della progettazione, di deposito di osservazioni, di costi e altro sopportati dai cittadini, aziende e associazioni di categoria, potevano essere ridotti evitando l’avvio della procedura Commissariale e avviando il confronto per il miglioramento sulla proposta di progetto. Inoltre la Carta dei Servizi 2023 di RFI prevede l’elaborazione di procedure per condivisione con gli stakeholder delle progettualità. Si richiamano i valori fissati da RFI per rispettare il Codice Etico dell’azienda e attivare il percorso per il miglior progetto possibile ed ai minori costi sociali, diretti e indiretti.
– Osservazione n° 9: Informazione avanzamento PFTE
Informazione sulla fase progettuale: Il Potenziamento e velocizzazione della linea Venezia Trieste pone solo nella terza fase l’iter di soppressione dei P.L. inserendo nei primi due punti il potenziamento tecnologico con previsione di fine lavori 2025. Si chiede di conoscere lo stato di avanzamento delle opere prioritarie e la copertura economica per le stesse per conoscere la reale urgenza del provvedimento adottato.
Considerata l’importanza per il territorio, per il miglioramento del servizio ferroviario e il valore economico dell’intervento, non specificato ma si presume significativo, chiediamo che il progetto nel suo insieme debba essere migliorato utilizzando i contributi dei cittadini e delle Associazioni di Categoria.
Visto che l’interruzione della SP 58, senza aver realizzato una viabilità alternativa come approvato nel 2009 dalla conferenza dei servizi, sarebbe causa di un notevole danno economico e sociale sollecitiamo tutti i portatori di interesse a chiedere la convocazione di un tavolo istituzionale che porti ad una soluzione per la tutela di tutti gli interessi economici, Agricoltura-Commercio-Industria e Turismo, sociali, mobilità casa lavoro e servizi, miglioramento del sistema trasporti e riduzione delle emissioni.
Riteniamo prioritario che gli Enti pianificatori aggiornino le progettualità esistenti e allochino le risorse necessarie a migliorare il sistema ferroviario e la mobilità stradale connettendo le aree produttive riducendone i costi, aumentando la qualità della vita dei residenti, dei pendolari e di tutti gli utenti del sistema trasporti.
Chiediamo che: la “Conferenza dei Servizi” sia convocata solamente dopo che saranno stati risolti i nodi progettuali puntuali e dopo che siano state individuate risorse certe per mantenere e migliorare la connessione dei territori del Veneto Orientale con il trevigiano e dal casello autostradale di Cessalto al litorale.
Commenti recenti